Presentati oggi a Verona i risultati dell’ultimo triennio del progetto Esodo, recupero sociale e reinserimento lavorativo dei detenuti ed ex detenuti nelle province di Verona Vicenza e Belluno. Le testimonianze dei responsabili delle Caritas Diocesane e del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria - Provveditorato Regionale per il Triveneto.
Un convegno di straordinario interesse quello che si è tenuto questa mattina al Teatro Ristori di Verona per presentare i risultati degli ultimi tre anni del Progetto Esodo.
Si tratta di una iniziativa voluta da Fondazione Cariverona, dalle Caritas diocesane di Verona, Vicenza e Belluno e dal Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria - Provveditorato Regionale per il Triveneto con l’obiettivo del recupero sociale e del reinserimento lavorativo dei detenuti, ex detenuti e persone in esecuzione penale esterna.
I lavori sono stati aperti dal prof. Giovanni Sala Vicepresidente della Fondazione Cariverona che ha evidenziato l’impegno dell’Ente sia dal punto di vista finanziario – nel triennio 4,8 milioni di euro – che di una fattiva collaborazione con le istituzioni deputate. “Si tratta – ha detto Sala – non di una erogazione ma di un investimento oltre che di un dovere sociale che rientra nella missione della Fondazione”.
Ha preso quindi la parola il dott. Giovanni Tamburino Capo Dipartimento della Amministrazione Penitenziaria che ha sottolineato le ragioni che hanno condotto l’Amministrazione a condividere ed attuare nel concreto il Progetto Esodo. Il recupero sociale e il reinserimento lavorativo dei detenuti o ex detenuti si colloca come dovere che vede da un lato il principio della difesa della società e della sicurezza dei cittadini e dall’altra il fatto che le pene devono tendere alla rieducazione del condannato.
Sulla gestione della pena è intervenuto il dott. Pietro Buffa Provveditore reggente dell’Amministrazione Penitenziaria per il Triveneto rilevando che la pena non è soltanto un fatto amministrativo ma anche sociale che richiede l’impegno e la partecipazione dell’intera società. L’obiettivo dell’Amministrazione – ha detto – è quello di portare dignità all’interno delle carceri. Uno degli strumenti più importanti per raggiungere tale scopo è quello di assicurare all’interno e all’esterno del carcere il lavoro. Ha rivolto quindi un invito agli imprenditori a farsi parti attiva di proposte che hanno non soltanto una convenienza economica ma anche di immagine sociale.
È seguito l’intervento del dott. Giovanni Maria Pavarin Presidente del Tribunale di Sorveglianza di Venezia che ha rilevato come la pena debba avere sempre la dimensione del recupero. In tale ottica agli operatori del settore si pone il duplice problema della gestione della detenzione e della gestione delle misure alternative. Il Progetto Esodo – ha rilevato – da forza alle risorse esterne che unite alle Istituzioni possono realizzare l’utilità e l’umanizzazione della pena. Ha concluso ringraziando Fondazione Cariverona per il sostegno assicurato auspicando la riconferma dell’impegno e l’estensione del Progetto anche alle altre Fondazioni del triveneto.
Ha concluso Franco Balzi coordinatore interprovinciale del Progetto Esodo che ha illustrato i risultati maturati nel triennio:
LE RISORSE INVESTITE
Nell’arco dei tre anni per il Progetto Esodo sono state investite risorse per complessivi 5,4 milioni di euro, di cui 4,8 milioni messi a disposizione dalla Fondazione Cariverona.
La ripartizione territoriale delle disponibilità economiche ha tenuto conto anche della concentrazione della popolazione carceraria nei diversi territori: a Verona sono stati destinati complessivi €2,35 milioni (44%), a Vicenza €1,79 milioni (33%), a Belluno €1,08 milioni (20%). A ciò si aggiungono circa €140mila (3%) per le azioni di coordinamento provinciale ed interprovinciale.
A ciascuna delle tre aree di intervento sono state garantite adeguate risorse con una distribuzione sostanzialmente omogenea:
- Area Formazione: 26% del totale delle risorse investite
- Area Inclusione Sociale (Residenzialità e Sostegno alla persona): 36% del totale delle risorse investite
- Area Lavoro: 35% del totale delle risorse investite
- Coordinamento: 3% del totale delle risorse investite
GLI UTENTI
Gli utenti presi in carico sono per la maggior parte uomini (87%) e la classificazione per cittadinanza vede una prevalenza di cittadini stranieri (60%). Le azioni sono state rivolte prioritariamente a giovani o giovani adulti: le fasce d’età più rappresentate (pari al 65% del totale degli utenti) sono quelle dei 26-35 anni e dei 36-45 anni.
Le azioni progettuali hanno riguardato soprattutto persone ristrette (56%), assicurando adeguata attenzione anche all’area extra moenia:
Classificazione % utenti ESODO per condizione giuridica | |
Detenuti | 56% |
Ex detenuti | 12% |
Misure alternative | 24% |
Misure cautelari | 5% |
Altro (*) | 3% |
Totale | 100% |
(*) misure di sicurezza, messa alla prova, notizie di reato
LE AZIONI ATTIVATE
Al 31 agosto 2013, Esodo ha attivato complessivamente 1.786 percorsi di inclusione socio-lavorativa nelle tre aree di azione.
Area Formazione: Sono stati attivati 54 corsi - prevalentemente intra moenia - che hanno coinvolto 683 partecipanti; le ore di formazione erogate sono state 10.875.
Area Residenzialità: Sono state attivate complessivamente 148 accoglienze abitative con l’erogazione di 28.904 giornate di residenzialità. I percorsi conclusi hanno avuto una durata media di circa 7,5 mesi. I posti messi a disposizione nelle tre provincie sono 64 di cui il 25% circa riservato a donne anche con minori a carico.
Area Sostegno Alla Persona: I percorsi di sostegno attivati alla data del 31 agosto sono 312, con oltre 2.690 colloqui condotti, in prevalenza individuali e destinati a persone ristrette.
Area Lavoro: I percorsi di inclusione lavorativa avviati sono complessivamente 643, modulati in base alle capacità e alla tenuta delle persone prese in carico.
In particolare: 240 azioni di orientamento, 51 inserimenti in laboratori occupazionali, 239 tirocini con durata media di circa 5 mesi e 113 contratti di lavoro prevalentemente a tempo determinato con durata media di circa sette mesi e mezzo.
Gli enti ospitanti i tirocini sono soprattutto cooperative sociali ed altri enti (amministrazioni comunali / parrocchie / aziende municipalizzate / aziende ULSS).
I contratti di lavori riguardano per il 90% circa cooperative sociali e per il 10% aziende ed imprese.
Dettaglio Azioni attivate per Provincia di riferimento:
VERONA
Al 31 agosto 2013, Esodo ha attivato complessivamente 842 percorsi di inclusione socio lavorativa nelle tre aree di azione.
Area Formazione: Sono stati attivati 30 corsi di cui 8 corsi di 600 ore a qualifica professionale riconosciuti da Regione Veneto. Le persone coinvolte sono 374 e le ore di formazione erogate sono state 8.226.
Area Residenzialità: Sono state attivate complessivamente 74 accoglienze abitative con l’erogazione di 14.731 giornate di residenzialità. I percorsi conclusi hanno avuto una durata media di circa 6,4 mesi.
Area Sostegno Alla Persona: I percorsi di sostegno attivati alla data del 31 agosto sono 101, con oltre 1.216 colloqui condotti, in prevalenza individuali e destinati a persone ristrette.
Area Lavoro: I percorsi di inclusione lavorativa avviati sono complessivamente 293, modulati in base alle capacità e alla tenuta delle persone prese in carico.
In particolare: 171 azioni di orientamento, 1 inserimento in laboratori occupazionali, 110 tirocini con durata media di 4,5 mesi e 11 contratti di lavoro prevalentemente a tempo determinato con durata media di circa 8 mesi.
VICENZA
Al 31 agosto 2013, Esodo ha attivato complessivamente 747 percorsi di inclusione socio lavorativa nelle tre aree di azione.
Area Formazione: Sono stati attivati 16 corsi intra moenia che hanno coinvolto 249 partecipanti; le ore di formazione erogate sono state 1.729.
Area Residenzialità: Sono state attivate complessivamente 67 accoglienze abitative con l’erogazione di 12.756 giornate di residenzialità. I percorsi conclusi hanno avuto una durata media di circa 8,4 mesi.
Area Sostegno alla Persona: I percorsi di sostegno attivati alla data del 31 agosto sono 181 con oltre 705 colloqui condotti, in prevalenza individuali e destinati a persone ristrette.
Area Lavoro: I percorsi di inclusione lavorativa avviati sono complessivamente 250, modulati in base alle capacità e alla tenuta delle persone prese in carico.
In particolare: 39 azioni di orientamento, 49 inserimenti in laboratori occupazionali, 98 tirocini con durata media di 5 mesi circa e 64 contratti di lavoro prevalentemente a tempo determinato con durata media di circa 7 mesi.
BELLUNO
Al 31 agosto 2013, Esodo ha attivato complessivamente 197 percorsi di inclusione socio lavorativa nelle tre aree di azione.
Area Formazione: Sono stati attivati 8 corsi - prevalentemente intra moenia - che hanno coinvolto 60 partecipanti; le ore di formazione erogate sono state 920.
Area Residenzialità: Sono state attivate complessivamente 7 accoglienze abitative con l’erogazione di 1.417 giornate di residenzialità. I percorsi conclusi hanno avuto una durata media di circa 7,6 mesi.
Area Sostegno Alla Persona: I percorsi di sostegno attivati alla data del 31 agosto sono 30, con oltre 769 colloqui condotti, in prevalenza individuali e destinati a persone ristrette.
Area Lavoro: I percorsi di inclusione lavorativa avviati sono complessivamente 100, modulati in base alle capacità e alla tenuta delle persone prese in carico.
In particolare: 30 azioni di orientamento, 1 inserimento in laboratori occupazionali, 31 tirocini con durata media di circa 6,2 mesi e 38 contratti di lavoro prevalentemente a tempo determinato con durata media di circa 7,7 mesi.
Verona, 22 novembre 2013
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Numerosi sono stati i progetti proposti e seguiti dalla Caritas diocesana di Belluno – Feltre in proprio, in coordinamento con Caritas italiana e con la delegazione Caritas del Nord Est.
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