- Pubblicato: 10 Novembre 2021
Qual è il significato dell’ascolto e, in particolare, di un servizio come quello di un centro di ascolto a livello di territorio?
L’ascolto è una dimensione fondamentale della relazione con l’altro; senza ascolto non si può pensare di comprendere le necessità dell’altro, non si può entrare in una relazione autentica con l’altro. L’ascolto è una dimensione trasversale della vita di relazione e il cristiano è chiamato ad esercitarlo in tante situazioni di prossimità; non occorre programmarlo o organizzarlo, esso esprime la capacità di attenzione e di compassione per chi è nel bisogno o nella sofferenza ed è condizione necessaria per ogni discernimento che preluda poi all’agire.
Oltre alla normale e quotidiana pratica dell’ascolto, cui ciascuno è chiamato, vi è anche uno strumento, il Centro di ascolto, che ha il compito di rispondere alle esigenze, spesso nemmeno chiaramente consapevoli, di chi vi accede. Si tratta di un servizio voluto dalla comunità cristiana per rispondere in modo appropriato e organizzato ai bisogni e alle sofferenze di chi vi accede attraverso percorsi di accompagnamento personalizzato: esso accoglie le richieste, orienta a servizi specifici del territorio o fornisce, nei limiti delle possibilità, una risposta.
Il Centro di ascolto è uno strumento importante della Caritas nel territorio. Esso testimonia la capacità di accoglienza della comunità verso le persone più fragili ma anche verso tutti coloro che attraversano un momento di difficoltà per le più diverse ragioni. Non esiste infatti un’unica categoria di poveri, perché il disagio non è soltanto di natura economica. Chiunque può trovarsi in una situazione di difficoltà o bisogno e questo dovrebbe far crescere nelle comunità cristiane, ma anche nella comunità civile, una vera e propria corresponsabilità degli uni verso gli altri. Infatti, il CdA svolge anche un ruolo di animazione nei confronti della comunità attraverso un prezioso lavoro di sensibilizzazione e di rete sia con le realtà ecclesiali che con quelle civili presenti nel territorio.
Dall’ascolto, poi, nasce la possibilità di osservare i dati a livello del territorio relativi ai diversi bisogni o povertà, così da orientare l’impegno della comunità verso soluzioni appropriate, consone ai tempi e alla realtà sociale.
“L’obiettivo di un CdA è il sostegno delle potenzialità espresse e inespresse della persona, affinché le sia possibile la ricerca di un’autonomia materiale, relazionale, cognitiva e spirituale. Sono obiettivi che investono le persone accolte, le persone che accolgono, i luoghi di servizio dentro i quali l’azione di aiuto si esplica e le comunità nelle quali opera il Centro.”
“L’originalità dei CdA scaturisce dall’aver saputo declinare una precisa metodologia d’intervento in risposta a uno dei bisogni più profondi di ogni essere umano: sentirsi accolto e riconosciuto.”
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Numerosi sono stati i progetti proposti e seguiti dalla Caritas diocesana di Belluno – Feltre in proprio, in coordinamento con Caritas italiana e con la delegazione Caritas del Nord Est.
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