Siamo tutti a conoscenza del violento tornado che 15 giorni fa ha devastato alcune zone della diocesi di Padova e di Venezia mettendo in crisi la quotidianità e il futuro di tante famiglie.

Come cristiani, assieme a ogni uomo e donna solidali, siamo vicini alle comunità colpite e vogliamo esserlo anche e soprattutto nelle fasi successive a quelle dell’emergenza cui la Protezione Civile e le istituzioni civiche stanno dando risposta.

 

Non è lontano, infatti, il momento della solidarietà più diffusa in cui come Caritas Diocesane faremo e saremo “segno” di vicinanza e di condivisione, partecipando ai progetti che i fratelli colpiti ci chiederanno di condividere per ridare speranza e quotidianità concrete con chi, soprattutto i più deboli, si trova nel bisogno e nella disperazione.
«Passando per le strade – commenta don Luca Facco, direttore di Caritas Padova – si coglie tutta la potenza del tornado, i tetti delle case divelti, alberi sradicati, pali della luce abbattuti, alcune case addirittura rase al suolo... Ma balza agli occhi anche la determinazione delle persone colpite, persone che non si si sono lasciate abbattere e si sono subito rimboccate le maniche per poter tornare il prima possibile alla normalità».

 

Il parroco di Sambruson, don Amelio Brusegan, molto scosso da quanto successo, ha messo a disposizione il centro parrocchiale poter offrire ospitalità a qualche famiglia rimasta senza casa. Fortunatamente nessuno ne ha avuto bisogno perché – spiega – nonostante le famiglie colpite nella sua parrocchia siano circa 200, la macchina della solidarietà si è già attivata: vicini di casa, parenti e amici si stanno dando da fare per sostenere ed accogliere le persone che non possono più tornare nella loro abitazione, la protezione civile è all’opera e numerosi volontari si stanno iscrivendo per dare il proprio supporto.

 

Anche la comunità parrocchiale di Cazzago è stata molto colpita, il parroco don Davide Zaffin spiega che la Protezione civile di Pianiga ha raccolto segnalazioni e richieste di aiuto da circa 600 famiglie.  La diocesi di Padova ha fatto una colletta in tutte le chiese. Anche noi ci uniamo per condividere questa emergenza, anche se ormai le cronache l’hanno relegata nel dimenticatoio. Chi vuole pertanto può partecipare come segno di fraternità.


COME AIUTARE
Chi vuole contribuire (causale “emergenza tornado Riviera del Brenta”), lo può fare inviando direttamente le offerte a Caritas Italiana tramite: c/c postale n. 347013 intestato a Caritas italiana
Oppure, direttamente o tramite le parrocchie alla Caritas Diocesana in Piazza Piloni,11, Belluno       

       
C.C. postale IBAN: IT57 K 07601 11900 000037921327
intestato a Diocesi Belluno-Feltre, Caritas Diocesana
Unicredit Banca – IBAN: IT10 C02008 11910 000003490760;
Cassa di Risparmio del Veneto – IBAN: IT81 K062 2511 9100 00000180028
intestati a Caritas Diocesana Belluno-Feltre

 

 

  • Progetti Caritas

    Numerosi sono stati i progetti proposti e seguiti dalla Caritas diocesana di Belluno – Feltre in proprio, in coordinamento con Caritas italiana e con la delegazione Caritas del Nord Est.
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